ANCORA NEGLI OCCHI E NEL CUORE IL TRICOLORE DI SARA
20 Settembre 2020GIORGIA SCARAFONI, THE LAST HURRA’!!!
23 Settembre 2020Come si conviene, visto che l’Atletica Fabriano crede nella poliedricità del “corri-salta-lancia” così come lo propone la nostra Federazione e come i nostri istruttori dei settori giovanili Gabriele Archetti e Giorgia Scarafoni applicano in maniera impeccabile, Sara, da ragazzina, era impegnata in tutto, con discreti risultati, sia nella velocità che nei salti. Poi, ormai Cadetta, Pino Gagliardi, che è un vero talent scout, se la porta nel suo angolo riservato ai lanci. Mai scelta fu più azzeccata. Ora, a mente fredda dopo l’ultimo impegno tricolore, possiamo dire che da ieri a oggi bronzo ha chiamato bronzo, con un triplice sfavillante oro nel mezzo. Andiamo per ordine. Sulmona, 10 ottobre 2015. Sara è già una promessa nel lancio del martello, senza rivali in regione e si presenta al cospetto del suo primo Campionato Italiano di categoria. Ebbene, nonostante i tre nulli nei lanci di finale (come sabato) agguanta una meritatissima medaglia di bronzo con metri 45.79, dietro Elisa Foresta (47.00) e sopratutto alla più grande Isabella Martinis (56.78) che diventerà un preciso punto di riferimento. L’anno successivo, a Cles, con le due principali antagoniste approdate nella categoria superiore, Sara non ha rivali e conquista a mani basse il suo primo titolo con un bel lancio a 54.54. A vele spiegate, l’anno successivo è Allieva e si presenta a Rieti come la principale outsider per il podio. “Prendo la bottiglietta dell’acqua – ci dice poco prima di salire in pedana per le qualificazioni”. Ebbene, quattro passi verso lo zaino, una piccola buca ed ecco una dolorosa distorsione a compromettere tutto. Invece, stringendo i denti, Sara si qualifica al primo lancio con metri 53.45. Si riaccende la speranza, ma, in casi come questo, è risaputo che è l’indomani il giorno peggiore, quando nemmeno riesci ad appoggiare il piede a terra. Eppure, con una manipolazione estemporanea ed una fasciatura, la nostra atleta prova comunque a dire la sua nella finale del giorno dopo, 16 giugno 2017. In realtà agguanterebbe anche l’argento, con un lancio intorno ai 55 metri, che però finisce sul nastro di demarcazione che in atletica, a differenza del calcio, sta a significare “nullo”. Peccato, mestamente si torna a casa, con la consapevolezza che la Martinis, vincitrice ancora davanti alla Foresta con 61.80 non sarebbe stata poi così lontana. L’anno successivo è da considerare quello del primo riscatto. Sara, ancora a Rieti, il 16 giugno 2018, stravince il suo secondo titolo lanciando a 61.85, oltre quattro metri dalla seconda ed oltre sette e mezzo dalla terza! Si spalancano anche le porte della nazionale giovanile, che la porta in Ungheria per le Olimpiadi europee, dove agguanta la partecipazione alla finale. Si stava già ragionando nell’ottica del peso della categoria maggiore, i 4 chili, che dopo qualche difficoltà venivano assorbiti con assoluta disinvoltura. Ancora Rieti come sede dei tricolori e l’8 giugno scorso, la nostra Sara superava se stessa, vincendo con assoluta autorità il suo terzo titolo in carriera con il personal best a metri 55.50. Isabella Martinis era battuta di un metro e mezzo!. Il resto è storia recente e ben sappiamo come, due giorni fa, Sara sia scivolata dal primo al terzo posto in quel di Grosseto all’ultimo lancio. Dopo tutto ciò che abbiamo letto, può essere una delusione? Decisamente no! Non dimentichiamo nemmeno le finali Assolute, con il settimo posto di Bressanone nel 2019 e l’undicesimo di Padova quest’anno. Storia finita e agli archivi? Chissà. Intanto non resta che prendere ad esempio il suo grande impegno e la straordinaria classe di questa ragazza, che ha più volte battuto atlete di stazza ben diversa dalla sua, senza lesinare sacrifici e disponibilità. Insomma….GRAZIE SARA!