LA FIDAL HA APPENA COMUNICATO importanti modifiche ai protocolli per l’utilizzo degli impianti di atletica in seguito anche alle nuove disposizioni dell’OMS. Mentre per i salti in estensione l’unico accorgimento sarà quello di rivoltare/spalare la sabbia dopo ogni salto, molte critiche aveva suscitato il suggerimento di utilizzare i guanti in lattice (che poi oggi si legge come fosse “un obbligo”) durante le competizioni. Ebbene, tale “suggerimento” è decaduto. Come si legge infatti: “non è più ritenuto obbligatorio per atleti, giudici, addetti e tecnici, utilizzare i guanti in lattice durante le competizioni e gli allenamenti”. Ovviamente gli organizzatori dovranno dotare l’impianto, “in punti strategici”, di gel sanificante (come in entrata alla call-room, o in prossimità dei blocchi di partenza). E si legge ulteriormente: “Da valutare la possibilità che gli addetti al recupero degli attrezzi da lancio o al posizionamento degli ostacoli, per non ricorrere a continue igienizzazioni, possano continuare con la pratica dell’uso dei guanti in lattice o altro idoneo materiale”.
VIRUS E COMPRENSORIO – Sulla scorta degli Zero positivi nella Provincia di Ancona, continua il lungo periodo di respiro nel Comprensorio. Rimangono in quarantena una decina di persone, tutte fabrianesi. Quindi: FABRIANO (40 days free) – 2 attualmente malati, 82 guariti, 7 deceduti, complessivamente 91 casi accertati; SASSOFERRATO (57 days free) – nessuno attualmente malato, 16 guariti, 3 deceduti, per complessivi 19 casi accertati: CERRETO D’ESI (49 days free) – 3 guariti, 1 deceduto, totale 4 casi; GENGA (68 days free) – 1 accertato e guarito, totale 1 caso; SERRA SAN QUIRICO – Territorio Covid Free. Ci sono da attendere soltanto le altre guarigioni.
FABRIANO – OCCHIO ALLA VIABILITA’ DEL BORGO: a distanza di poche, prima nei pressi della rotatoria, più tardi sul cavalcavia (dietro la CONAD) si sono verificati tamponamenti a catena. In entrambe le circostanze sono rimaste coinvolte tre auto. Nel primo caso, sembra, per una mancata precedenza. Dei tre conducenti, il più giovane è stato trasportato all’ospedale per accertamenti. Al cavalcavia, nella zona della breve galleria, una prima macchina si è fermata per far attraversare un pedone, la seconda auto si è ugualmente fermata in coda, la terza invece ha tamponato violentemente, spingendo le altre una addosso all’altra. Nella seconda auto c’erano due vigili urbani, trasportati anch’essi all’ospedale per accertamenti. Niente di grave per nessuno, a parte i danni alle vetture.
SASSOFERRATO – OCCHIO ALLE TRUFFE TELEMATICHE: con una mail “trappola” (ce ne sono tante in giro) ignoti erano riusciti ad avere la password del conto corrente postale di una coppia di 40enni Sassoferrato. Le due vittime si sono rese improvvisamente conto che erano state prelevate tante piccole somme dal loro deposito (evidentemente per non destare sospetti immediati) però per un valore complessivo di oltre 20 mila euro. Sporta denuncia, i Carabinieri di Sassoferrato, con accurate indagini, sono risaliti a quattro giovani truffatori telematici, tra i 23 ed i 35 anni, con residenza in diverse regioni d’Italia, che ovviamente sono stati denunciati. Difficile recuperare la somma sottratta.
VIRUS E REGIONE – Ancora dati confortanti: i tamponi analizzati nelle ultime 24 ore sono 1400, di cui 694 del percorso nuove diagnosi e 706 del percorso guariti. Registrato un solo caso positivo, nella provincia di Macerata. Purtroppo ancora un decesso, un 79enne di Pergola (PU). I deceduti dall’inizio della pandemia sono 993.
VIRUS E NAZIONE – impennata dei nuovi casi di positività al coronavirus in Lombardia: +252, ovvero il 66% dei nuovi positivi su scala nazionale che sono 379. Tra le altre regioni più colpite, l’incremento è di 42 casi in Piemonte, 25 in Emilia Romagna, 5 in Veneto, 10 in Toscana, 10 in Liguria e 20 nel Lazio. I morti delle ultime 24 ore sono stati 53 (25 dei quali in Lombardia
VIRUS E MONDO – 7.221.717 casi confermati nel mondo dall’inizio dell’epidemia. 411.818 morti. Cina 84.652 casi confermati clinicamente e in laboratorio, 4.645 morti. Europa 2.324.986 casi confermati, 185.599 morti. Russia 493.657 casi (6.358 morti), Regno Unito 289.140 casi (40.883 morti), Spagna 241.996 casi (27.136 morti), Italia 235.763 casi (34.114 morti), Germania 184.861 casi (8.729 morti), Francia 154.591 casi (29.296 morti). Stati Uniti 1.968.331 casi (111.978 morti), Brasile 739.503 casi (38.406 morti), Canada 96.653 casi (7.897 morti), Messico 124.301 casi (14.649 morti).
L’INCREDIBILE, PAZZESCA MARATONA DEL 1904 – Le Olimpiadi del 1904 si tennero a St Louis, nel Missouri e furono strane in generale. St. Louis ospitava l’Esposizione Mondiale che durava addirittura sette mesi e in quell’ambito vennero inserite le Olimpiadi (che durano ben cinque mesi). Ritenendo l’evento troppo macchinoso e dispendioso soltanto dodici Paesi parteciparono. Gli Stati Uniti vantavano oltre 500 dei 630 atleti che presero parte all’Olimpiade, anche grazie ad atleti di altre nazionalità che gareggiarono per la bandiera americana. Scarsa concorrenza dunque, una marea di medaglie. Quell’edizione delle Olimpiadi fece registrare la maratona più strana mai disputata nella storia. Una serie impressionante di problemi colpirono i corridori, che gareggiarono in condizioni terribili. La temperatura era di 35 gradi e la gara si svolse su un percorso collinare (addirittura sette colli, con dislivelli da montagna), su strade polverose con un terreno irregolare, e con il traffico che scorreva regolarmente accanto ai runner durante la corsa. Durante lo sviluppo dei 42 chilometri c’erano soltanto due rifornimenti d’acqua! Uno dei concorrenti collassò. I suoi polmoni erano saturi di polvere. Dicono che subisse anche un’emorragia interna. Un altro sventurato atleta fu inseguito da un branco di cani randagi. Corse a perdifiato per seminare gli inseguitori, ma finì di molto fuori percorso. Un terzo trovò un frutteto lungo il percorso, Era affamato e con la gola piena di polvere. Si fermò ad addentare e trangugiare avidamente delle mele, ma, ripreso a correre, fu costretto a sdraiarsi a lungo a terra in preda a forti crampi allo stomaco. Fred Lorz fu inizialmente dichiarato vincitore della maratona, fino a quando un testimone si fece avanti e rivelò di averlo visto salire su un auto al passaggio delle nove miglia. gara. Si fece scarrozzare per dieci miglia, e scese soltanto perché il motore si guastò in un duro tratto in salita. Il vantaggio accumulato e le forze recuperate, gli consentirono di vincere, ma, interrogato in maniera pressante dai giudici, ammise l’inganno, giustificandolo come “uno scherzetto” fatto agli altri concorrenti. A quel punto l’oro ed il titolo Olimpico fu assegnato all’inglese Tom Hicks, a sua volta protagonista di una gara terribile. Probabilmente soltanto la sua forte tempra gli impedì di morire. Distrutto come gli altri dal calore e dalla polvere, chiese dell’acqua al suo team, due uomini che seguivano la corsa in auto. Dopo circa dieci miglia chiese da bere, ma non gli diedero dell’acqua, ma un intruglio di albumi d’uovo e stricnina. Quel veleno era utilizzato in piccole dosi, ma sempre crescenti, per stimolare le prestazioni fisiche, sfidando le conseguenze più comuni, ossia le convulsioni, l’asfissia e, in casi estremi, la morte. Tom, in qualche modo continuò a correre. Dopo altre miglia di sofferenze gli fu fatta ingurgitare un’altra terribile bevanda a base ancora a base di albumi e stricnina, ma stavolta gli fu permesso di sciacquarsi la bocca con un bel sorso brandy! In seguito Hicks continuò a lottare per arrivare in fondo, ma ormai era vittima delle allucinazioni ed era appena in grado di camminare. Il suo sgangherato team penso bene di sollevarlo da terra e fargli oltrepassare il traguardo in trionfo (quattro anni più tardi l’italiano Dorando Pietri, aiutato dai giudici nel tratto finale, venne squalificato per quel motivo al termine della maratona di Londra). Ma Tom neanche si accorse di avere vinto. Era convinto che mancassero ancora 35 chilometri alla fine, strafatto com’era, e continuò a mulinare gambe e braccia mimando la corsa nonostante i suoi due uomini lo tenessero sollevato da terra. La giuria ritenne più accettabile, rispetto agli altri, la sua gara e gli venne consegnata la medaglia d’oro. Dopo quell’esperienza non corse più gare a livello agonistico. * La maratona si corse sui 40 chilometri. Soltanto nel 1921 venne stabilito che il percorso doveva essere di 42 chilometri e 195 metri. In diverse altre maratone ci furono episodi incredibili che magari racconteremo.