DOMANI MATTINA GLI OPERAI DELLA POLYTAN SARANNO ALLO STADIO PER IL LORO ULTIMO LAVORO
23 Ottobre 2020NONOSTANTE SIA DOMENICA, GLI OPERAI DELLA POLYTAN SI SONO MESSI AL LAVORO
25 Ottobre 2020Alle 8 in punto i due giovani operai della Polytan, stavolta uno slovacco ed un moldavo, si sono fatti trovare all’ingresso dello stadio comunale, purtroppo sotto una pioggerellina di benvenuto non proprio augurale per il loro imminente lavoro. Rispolverando ancora un inglese un po’ sopito, il confronto è stato cordiale ed esaustivo. Vengono direttamente dalla casa madre, quindi dalla Germania, i loro ultimi lavori sono stati in Slovacchia e Norvegia. Ora alloggiano in un mini appartamento, presumibilmente presso l’Hotel 2000 o nelle vicinanze, la dove ieri sera Sergio aveva perfettamente individuato il loro pulmino carico di vernice. Abbiamo fatto il giro dello stadio, fornito loro le chiavi d’ingresso, aperto la porta Maratona per l’ingresso del mezzo ed indicato il locale per i servizi igienici e naturalmente presa la temperatura corporea e fatto compilare e firmare l’autodichiarazione di covid-free. Le loro tracciature riguarderanno le misure e le distanze del regolamento internazionale, ma si sono resi disponibili ad alcuni extra tracing, così come gli abbiamo chiesto. Riguardano, i 60hs ragazzi/e, i 200hs uomini e donne, i 50, 150 e 300 metri, le battute del triplo da 9, 8 e 7 metri. Posizioni degli ostacoli e battute di triplo saranno “small marks”, piccoli segni. In linea di massima ci siamo già accordati per la posizione del tappetone di ricaduta del salto in alto e per il pistino, con la tracciatura di quattro corsie, dello start, dei 60 e degli 80 metri. Non sono in grado di sistemare i tre “bitorzoli” individuati ieri da Fabio nella proiezione longitudinale della fossa delle siepi (che inoltre non tiene l’acqua….dovremo dirlo ai muratori) e vedremo noi come fare, contattando il responsabile italiano della Polytan (in ogni caso è un lieve problema, in una zona che non dovrebbe nemmeno essere calpestata dagli atleti). Hanno chiesto di che colore vogliamo le tracciature e naturalmente la risposta non poteva che essere “bianco”, decisamente il più elegante da opporre al blu sky, ma c’è da rifletterci su, visto che i segni sul manto gommoso saranno decisamente tanti e forse in parte confondibili. I due ragazzi apporranno anche targhette di alluminio e naturalmente poseranno i nuovi cordoli. Alla domanda “quanti giorni saranno necessari per concludere il vostro lavoro, la risposta è stata “sei giorni, due o tre per la tracciatura e il resto per cordoli e targhette” fermo restando che avranno bisogno di pista e pedane asciutte ed il barometro e le conseguenti previsioni metereologiche non lasciando presagire nulla di buono. C’è caso, quindi, che la loro permanenza nell’impianto di Fabriano possa prolungarsi anche alla settimana prossima. Va da se che ogni attività (escludendo lo spauracchio di un nuovo lock down, che speriamo di scongiurare con il coprifuoco e con molta responsabilità da parte di tutti) all’interno dello stadio sarà preclusa, sia a noi che al calcio. Abbiamo quindi di nuovo la necessità di trovare una location alternativa, ma del resto ci siamo abituati, anche se i disagi per i settori giovanili saranno considerevoli. In assenza di pioggia, anticipando gli orari, si potrebbe ancora optare per l’area privata Carrozzi-Giacometti, mentre i più grandi potranno ancora rifugiarsi in pista ciclabile, in tribuna, in palestra (ingressi limitati e contingentati e porte aperte), all’ingresso. Comunque, ci siamo e, se il tempo lo permetterà, fin da domani, nonostante sia domenica, i due giovani operai della Polytan inizieranno a prendere le misure, quindi a lavorare nell’ottica delle tracciature.