IL TRENO CON LA TRECCIA NON DERAGLIA, MA PROSEGUE LA SUA CORSA
30 Ottobre 2020CI SIAMO CONCESSI PRESUNTUOSAMENTE UNA PICCOLA PERSONALIZZAZIONE
1 Novembre 2020Marian e Vladislav sono partiti questa mattina, dopo aver completato il loro lavoro di tracciatura e di posa in opera di cordoli e targhette di riferimento. Una splendida esecuzione, non c’è che dire, di enorme precisione, quasi incredibile se vogliamo, visto che mai avremmo pensato che tutto ciò potesse essere realizzato a mano e con una strumentazione tutt’altro che sofisticata. Insomma, il risultato è eccellente, anche se l’ultima parola spetterà agli omologatori. Su nostra richiesta, oltre al rispetto del regolamento IAAF, sono state eseguite tracciature extra, come i 200hs e 60hs, mentre purtroppo non ci siamo messi d’accordo con la casa madre per quel che riguarda le staffette svedesi. Polytan chiedeva infatti 1500 euro per due giorni ulteriori di lavori, abbiamo declinato l’offerta, né il Comune è riuscito a contattare il loro commerciale per ottenere gratuitamente questo ulteriore lavoro. Se, come è probabile, ci verranno concesse le organizzazioni di Campionati dove sono previste queste discipline, provvederemo con i nostri mezzi e con l’ausilio di giudici preparati a demarcare le zone di cambio. Parlavamo di dettagli, ma in realtà ciò che manca è di vitale importanza per il completamento dell’opera, ossia la sistemazione con opportuno drenaggio dell’area getto del peso ed ingresso ambulanze, l’installazione della nuova gabbia per i lanci e dell’impianto per il salto con l’asta. I veri dettagli saranno il riposizionamenti dei materassoni di ricaduta, il livellamento della nuova pedana per il martello e disco, il riporto di sabbia per entrambe le buche dei salti in estensione, l’adeguamento delle misure delle tavolette del nullo, la copertura delle buche, i fori per l’altezza aggiuntiva di 0,838 centimetri delle siepi, la sistemazione per la tenuta stagna della riviera e chi più ne ha più ne metta. Impegno serio, dunque, che come sempre ricadrà su pochi di noi, ma che dovrà comunque essere sostenuto e portato a termine, in attesa che le Federazioni (regionali e nazionali) ci assegnino alcune delle tante manifestazioni che abbiamo chiesto di organizzare per il 2021. Guardiamo al futuro dunque, anche se al momento è veramente difficile programmare a causa del virus che imperversa. Comunque, come dicevamo, quanto meno torniamo all’interno dello stadio, anche se spogliatoi, docce e palestra restano locali non frequentabili, ne la FIDAL ne fa minimamente menzione. Diciamo che per quel che riguarda la palestra, con entrambe le porte aperte per opportuna areazione e con limitatissime presenze all’interno, un minimo di frequentazione la riteniamo possibile. Da ricordare la necessaria continua igienizzazione degli attrezzi. I prodotti sono a disposizione di tutti sul tavolo, con erogatore spray e carta usa e getta….da gettare nel cestino per favore, non a terra. Di seguito riportiamo I chiarimenti della FIDAL sui temi dell’ultimo Dpcm riconducibili alle modalità di pratica e di svolgimento dell’atletica leggera:
La pubblicazione integrale dell’ultimo articolato Dpcm sulla Gazzetta Ufficiale del 25 ottobre 2020 ha sollevato in molti incertezze e dubbi sull’interpretazione dei contenuti di diversi articoli e successivi commi, relativi alla regolamentazione/organizzazione delle attività sportive in genere. Per rispondere alle numerose richieste di chiarimento a vario titolo giunte sin dalla giornata di ieri agli Uffici Federali e per meglio orientare quanti si accingano ad avviare o avessero già avviato le attività indoor, riteniamo utile fornire la posizione della FIDAL rispetto ai tanti temi del Dpcm riconducibili alle modalità di pratica e svolgimento dell’atletica leggera.
PALESTRE – Per dimensioni, tipologie costruttive e specificità delle attività che all’interno degli stessi vengono svolte quando utilizzati nel rispetto delle iniziali e specialistiche finalità costruttive, gli impianti di atletica indoor, siano essi rettilinei coperti o più articolati palazzi dello sport, non sono in alcun modo assimilabili alle palestre e come tali non sono sottoposti alle chiusure previste dal recente Dpcm. Nell’ambito delle specifiche e specialistiche attività di allenamento individuale riconducibili all’atletica leggera, sono ovviamente comprese le attività di muscolazione che potranno pertanto essere regolarmente svolte negli spazi dedicati e allo scopo attrezzati.
ACCESSO AGLI IMPIANTI DI ATLETICA LEGGERA – A quanti aventi diritto di accesso agli impianti di atletica leggera (atleti, tecnici, dirigenti, accompagnatori di minori e/o diversamente abili che necessitano di assistenza, fornitori e personale di gestione/manutenzione), l’accesso all’impianto, nelle differenti modalità previste per i singoli impianti, sarà consentito previa misurazione della temperatura corporea e rilascio dell’autocertificazione che ha ora validità di 10 giorni (Allegato 1). Quanti guariti dal Covid-19 dovranno/vorranno riprendere l’attività sportiva e quindi accedere agli impianti di atletica leggera, dovranno produrre la documentazione prevista dalle autorità sanitarie per il rientro presso uffici pubblici e privati, scuole o università.
MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DEGLI ALLENAMENTI INDIVIDUALI INDOOR – Le due differenti tipologie impiantistiche indoor, in ragione delle loro peculiarità e delle loro differenti dimensioni plano-volumetriche, consentono normalmente differenti numeri di utilizzatori contemporanei, come pure differenti possibilità di programmazione/esecuzione delle attività di allenamento. La già difficile e caotica esecuzione delle attività di allenamento in limitati o ridotti spazi chiusi è ora complicata dalla necessità di garantire ad atleti e tecnici di poter svolgere le rispettive attività nelle condizioni della massima tutela sanitaria, in primis riducendo il numero di quanti contemporaneamente in attività. La FIDAL quindi, oltre a raccomandare di programmare le attività di allenamento per fasce orarie che tengano anche conto dei tempi necessari all’accesso e successivo deflusso degli atleti tra una fascia di allenamento e la successiva, e sempre limitando quanto più possibile l’accesso agli spogliatoi e al contempo vietando l’utilizzo delle docce, ritiene che l’applicazione dei seguenti parametri “superficie/atleta/tipologia di attività”, possa garantire i presupposti di cui sopra:
- ATTIVITÀ DI ELEVATO DINAMISMO: 50 mq/atleta (il tecnico è escluso)
Con questo parametro in un impianto indoor ad anello di ca 3.500 mq, potranno allenarsi contemporaneamente solo 70 atleti. In un impianto rettilineo indoor di 589 mq (80m x 7.37m), potranno allenarsi contemporaneamente 12 atleti che, applicando il principio dell’alternanza tra fasi attive e fasi di recupero, potranno essere eventualmente raddoppiati laddove le attività di recupero di un gruppo di atleti (12) siano effettuate all’esterno del rettilineo, per esempio in una tensostruttura/gazebo a tale scopo allestito all’esterno dello stesso, mentre l’altro gruppo svolge attività all’interno. - ATTIVITÀ DI ALLENAMENTO DI MODERATO IMPEGNO METABOLICO IN POSTAZIONE FISSA O IN CIRCUITO
Per queste attività la FIDAL raccomanda un parametro superficie/atleta pari a 16,00 mq. (4.00 x 4.00). Il rettilineo di 589 mq per questa tipologia di allenamento consentirebbe la contemporanea presenza di 37 atleti. - ATTIVITÀ DI ALLENAMENTO AD ELEVATO IMPEGNO METABOLICO IN POSTAZIONE FISSA O IN CIRCUITO
Per queste attività la FIDAL raccomanda un parametro superficie/atleta pari a 20,00 mq. (4.00 x 5.00). Il rettilineo di 589 mq per questa tipologia di allenamento consentirebbe la contemporanea presenza di 29 atleti. In particolare, negli impianti indoor rettilinei, che in assoluto hanno un volume decisamente inferiore a quello dei palazzetti, si raccomanda di garantire sempre una adeguata circolazione di aria.
MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DEGLI ALLENAMENTI INDIVIDUALI OUTDOOR – Informando come sia stato abolito il parametro a suo tempo adottato dei 65mq/atleta per gli allenamenti individuali all’aperto, ricordiamo come sia ora responsabilità di ogni gestore/proprietario di impianto accertarsi che ad atleti e tecnici siano garantite le ideali condizioni di allenamento, nel rigoroso rispetto del necessario distanziamento. Distanziamento che deve essere adottato con criterio nelle fasi di allenamento e rispettato nelle fasi di recupero; fasi nelle quali per quanto stabilito dai “Protocolli WA”, nei cinque minuti successivi ad una prova di elevata intensità metabolica, prevede che agli atleti sia consentito di non indossare la mascherina. La mascherina al contrario dovrà sempre essere indossata da quanti altri non atleti e dagli atleti non in allenamento presenti all’interno dell’impianto sportivo.
COMPETIZIONI INDOOR – In parte aggiornando quanto già anticipato nel Comunicato FIDAL del 14 ottobre 2020, si conferma come l’organizzazione di tutte le competizioni indoor a livello locale e nazionale, in impianti rettilinei e palazzi dello sport, sia al momento non programmabile, in attesa della pubblicazione del prossimo Dpcm del 24 novembre e delle decisioni che relativamente ai contenuti dello stesso la FIDAL potrà adottare.