BY BY POLYTAN, ORA ATTENDIAMO LE TRACCIATURE E I CORDOLI
6 Ottobre 2020QUATTRO MEDAGLIE, DUE D’ORO, IL BOTTINO DEI NOSTRI MASTER AD AREZZO
11 Ottobre 2020Vissute le prime 35 primavere, come sappiamo, gli atleti entrano a far parte delle categorie Master, a crescere, 5 x 5 anni, a decrescere (molto lentamente) in termini di distanze, altezze degli ostacoli, peso degli attrezzi. In circolazione ci sono ancora personaggi che le suonano sovente anche ai più giovani e che continuano a sbalordire per le loro prestazioni tecniche. Uno di loro ci appartiene ed è ovviamente Max Poeta, pluridecorato in Italia e all’estero, ma che non sarà malauguratamente della partita per problemi al tendine di Achille. Tanti altri (Enrico Ghidetti, Sandro Ballelli, Raffaello Piermattei, Massimo Pergolini, Bruno D’Agostino, Mario Santori, Giandaniele Mariani ecc.) per il covid o per questioni personali, non ultima la scarsa condizione fisica dovuta alla mancanza di allenamenti, hanno rinunciato a questo tardivo appuntamento (di solito i campionati Master si svolgono ben prima), ma in ogni caso l’Atletica Fabriano sarà ancora degnamente rappresentata e, almeno sulla carta, medaglie e titoli non dovrebbero mancare. Il primo ad affrontare l’impegno sarà Feliciani, nella categoria M65, già da domani mattina e di buon ora, alle 8.30. Lui si chiama Giovanni, Nanni per gli amici, ma dovrebbero dargli l’appellativo di Ercole, visto che si cimenterà in 10 faticosissime prove, quelle tipiche del Decathlon. Nanni è un veterano anche di questa complicata e poliedrica disciplina, che lo ha visto sovente sul podio. Come dicevamo, inizierà domani alle 8.30 con i 100 metri, per replicare poi alle 10.15 con il salto in lungo, alle 12.15 con il getto del peso, alle 14.00 con il salto in alto e alle 17.10 con i 400 metri. Ce ne sarebbe abbastanza per tutti, invece a quel punto sarà soltanto a metà percorso. Quanto meno ce lo faranno dormire sopra, concedendogli di ripresentarsi l’indomani, sabato mattina, ma anche stavolta senza indugiare troppo a colazione. Infatti, alle 8.50, sarà sui blocchi dei 100 ostacoli (8hs x 84 cm.), sesta gara del programma, a precedere il lancio del disco alle 9.50, il salto con l’asta alle 11.15 e il giavellotto alle 13.50. Sarà finita? Neanche per sogno! Alle 15.50 l’ultima terribile prova, i 1500 metri, la dove dopo pochi metri di corsa i più hanno dolori alle gambe e braccia di piombo. Eppure, come dicevamo, Nanni ha già dato più volte dimostrazione di grande esperienza, resistenza fisica e qualità un po’ ovunque, dalla prima alla decima prova. Nonostante un acciacco ad un ginocchio che lo ha tenuto fin troppo fermo, ad Arezzo parte largamente con i favori del pronostico, quindi con tutte le carte in regola per aggiudicarsi il sesto titolo italiano in carriera. Forza Nanni! Un gradito ritorno a certi livelli sarà quello di Valentino Teodori, ancora giovanissimo, figlio d’arte e saltatore in alto di autentico pregio, come il suo personale a 2.08 sta ampiamente a testimoniare. Ha avuto la grande sfortuna, lui come tanti sui colleghi (Gimbo Tamberi tra questi) di infortunarsi seriamente alla caviglia, tanto da essere sottoposto a pesanti interventi chirurgici che hanno poi richiesto tanta pazienza ed applicazione. Valentino ha dimostrato una passione incrollabile, arrivando tardissimo allo stadio a causa del lavoro e sostituendosi ai custodi nel chiudere le luci e l’impianto, pur di provare pian piano a tornare in pedana. Ha raggiunto faticosamente, dopo anni, ma con grande soddisfazione, questo obbiettivo e non si è sottratto ad un nuovo battesimo agonistico, nonostante il risultato tecnico non gli abbia assolutamente reso giustizia. Sabato, alle 16.10, cercherà il titolo del salto in alto M35, con misure superiori al metro e settanta. Forza Valentino! Nella stessa categoria, al femminile, appena entrata nel grande circo dei Master, ecco pronta all’esordio Chiara Capezzone (nella foto), il leggendario “treno con la treccia”, come la chiamano da decenni gli appassionati del mezzofondo e non solo. Abbiamo già detto che Cap non dovrebbe nemmeno esserci e ci terrà un po’ in apprensione per la sua caviglia sinistra che definire malandata è eufemismo, ma lei, con il parere contrario di tutti, ortopedico in primis, non ne ha voluto sapere di rinunciare a questo appuntamento. Ha già sostenuto un test probante vincendo l’ennesima gara di CaniCross domenica scorsa, ha già imposto la sua volontà all’ortopedico (“terapie dopo i Campionati Italiani Master”….attenzione, ha detto “terapie”, non “stop e terapie”), sceglierà una scarpa ginnica, quindi non chiodata, per i 5000 metri e domani, alle 12.10, metterà come sempre il cuore oltre l’ostacolo. Non possiamo approvare, ma ci siamo arresi, conoscendola bene e comunque padrona di se stessa e del suo corpo. Vederla correre, seguire il suo ritmo, vivere il suo temperamento è uno spettacolo e Chiara anche in questa circostanza punterà dritta al podio ed anche al gradino più alto, nonostante la concorrenza di qualità e soprattutto la condizione della sua caviglia da valutare. Dopo il 5000 di domani replicherà in un’altra delle sue discipline preferite, forse la più gradita, i 1500 metri, che disputerà con il solito giovanile, intramontabile entusiasmo alle 19.05 di sabato. Forza Chiara!