IMMINENTE L’ARRIVO DEGLI OPERAI DELLA POLYTAN PER LE TRACCIATURE ED I CORDOLI
Scontata settimana di ritardo, ma a quanto pare la prossima sarà quella buona per completare l'opera, confidando nella clemenza del tempo

Abbiamo dovuto scomodare i responsabili dell’Ufficio Tecnico Comunale e l’Assessore allo Sport per avere notizia degli attesi operai della Polytan incaricati di eseguire le tracciature di pista e pedane e della posa in opera dei cordoli. Evidentemente non c’è feeling con i referenti italiani della ditta tedesca e ci chiediamo per quale motivo ci lasciano i numeri di cellulare se poi non rispondono mai alle nostre richieste di informazioni. Comunque, bando alle sterili polemiche, Gianni Grillini, direttore dei lavori per conto del Comune, ci ha assicurato di avere un accordo formale che prevede l’avvento degli operai la settimana prossima, anche se non si sa che giorno. Neanche a farlo apposta, domenica 1 novembre il Fabriano Cerreto ospiterà la Vigor Senigallia, come dire una partita di cartello che sicuramente indurrà mister Simone Pazzaglia a chiedere un paio di allenamenti sul prato dello stadio. Allenamenti che gli saranno negati, visto che si riaprirà il cantiere. Nessuno dica chissenefrega, perché non è questo lo spirito sportivo che ci anima. Quindi, a forza di insistere abbiamo avuto questa notizia, che possiamo girare al Presidente Guidarelli in modo che almeno ne sia informato. Così come la richiesta formale al Comune di un po’ di breccia per permettere all’ambulanza un ingresso ed un’uscita più agevole. Nel merito dell’area “getto del peso-ambulanza”, caratterizzata dalle sabbie mobili dovute al mancato drenaggio del sottosuolo, così come per il muro del fossato che si sbriciola, abbiamo appena chiesto un contributo alla Fondazione Carifac, già sensibile in passato nei nostri confronti in virtù del ripristino di un impianto come lo Stadio Comunale in grado di richiamare di nuovo l’attenzione di un’utenza di respiro nazionale. Altra richiesta, quella di riduzione del 50% del canone d’affitto per il problema covid che di fatto ci ha tenuto a lungo lontani dallo stadio.