GAIA RUGGERI E SOFIA COPPARI PREMIATE PER LA LORO SPLENDIDA STAGIONE
29 Luglio 2021TANTA OLIMPIADE, GRANDE SPETTACOLO, RISOLTATI SUPERBI DA RICORDARE
8 Agosto 2021La gara di salto in alto, (iniziata con la misura di 2.19, finita a 2.37 senza alcun errore, ma con una spettacolare precisione che avrebbe reso ancora protagonista il nostro Gianmarco “Gimbo” Tamberi, nato a Civitanova Marche il 01/06/1992, residente ad Offagnia), soltanto avesse deciso di continuare contro il suo amico ed avversario storico Barshim (nato e residente a Doha, Qatar, 24/01/1991), è stata una delle situazioni agonistiche e morali che appassionati come noi non dimenticheranno mai. Già in molti si chiedono….”continueranno ancora questi due grandi campioni?”. Non è una domanda a cui rispondere facilmente. L’importante è che ce l’abbiamo fatta, Barshim dopo quattro medaglie d’argento che non gli avevano mai assegnato la vittoria Olimpica che ha sempre meritato, Gimbo, dopo Europei e Mondiali Indoor tutti d’oro, uno splendido 2.39 di personale, ma, purtroppo, un infortunio terribile alla caviglia che ne ha messo in discussione anche il recupero fisico e la continuità agonistica. Invece ce l’ha fatta ed i suoi salti, come sempre, sono stati tecnicamente perfetti. Così Gimbo ce l’ha fatta e si è ricostruito una personalità, una volontà ed un’efficacia fisico-tecnica difficili da trovare in giro per il mondo, parlando di sport e di salto in alto in particolare. Non si può neanche dimenticare la grandissima realtà di questa gara olimpica, che ha visto chiudere a metri 2.37 anche il bielorusso, giovanissimo, Nedasekau, atleta appena del 1998, tornatosene a casa anche lui con la stessa misura dei vincitori e con una splendida medaglia di bronzo, conquistata dopo avere fallito due volte il 2.35 e raggiunto il 2.37 nell’ultimo salto che poteva utilizzare. Insomma, grandissimi eventi, straordinarie emozioni in questa rassegna mondiale di sport, che ha visto di nuovo l’Italia e la FIDAL di Stefano Mei, finalmente tornare ai suoi risultati migliori, anche grazie ad atleti di altre origini e magari soltanto per uno dei due genitori e comunque italiani da tutta una vita. Gimbo si sposerà tra non molto e noi pensiamo già ai prossimi mesi, quando magari riprenderà a prepararsi per qualche nuova avventura. Non sarà difficile trovare un pomeriggio per coinvolgerlo nel nostro nuovo, rinnovatissimo impianto riservato all’Atletica Leggera, di cui, ovviamente, va fiero anche l’Assessore allo Sport Francesco Scaloni (amico intimo della famiglia Tamberi) che, di fronte alla nostra accorata richiesta di strutture nuove di zecca per correre, saltare e lanciare ha detto subito di SI!!! lo ha voluto subito insieme a noi, appena ha recepito una volontà alla quale non si poteva più rinunciare. Godiamoci il momento dunque ed un lungo periodo in cui continuare e chiudere felicemente questa estate indimenticabile! La gara era appena conclusa e noi dell’Atletica Fabriano avevamo già inoltrato commosse dichiarazioni di felicità a padre e figlio Tamberi, che hanno risposto subito con un ringraziamento carico di emozione.
Queste le ultime parole “tecniche” di Gianmarco “Gimbo” Tamberi: “Il mio salto più bello è stato il 2,35. Saltare tutto alla prima prova fino a 2,37 è qualcosa di unico. Ho dimostrato in questi anni che nelle gare importanti posso tirare fuori qualcosa di più. Ero sul pezzo. La gara era la mia. L’Olimpiade era la mia. Volevo viverla ogni secondo, dal punto di vista mentale. E poco importa se da quello tecnico c’erano comunque delle imperfezioni. C’è margine. Ma non mi interessa adesso. Sono il campione olimpico. È tutto quello che volevo”.
La foto è di Colombo/FIDAL