PROSEGUONO ALACREMENTE I LAVORI ALLO STADIO
5 Settembre 2020TARTAN, PRIMO STRATO ORMAI COMPLETATO
8 Settembre 2020Bel pomeriggio, non c’è che dire, per i velocisti allenati da Renato Carmenati e Massimiliano Poeta (tornato nella circostanza alle gare) in quel di Macerata. Su tutti è tornato a splendere il Cadetto Francesco Ranxha, autore di una doppia vittoria negli 80 e nei 300 metri. Nella gara più breve ha ottenuto il personale in 9″53, migliorando se stesso di 2 centesimi, correndo praticamente senza avversari e con una bava di vento contro (-0.3). Il suo successo è stato sublimato dall’altro portacolori dell’Atletica Fabriano, Lorenzo Riccioni che, pur a corto di preparazione per precedenti problemi fisici, ha ottenuto facilmente la piazza d’onore in 9″81. Per Francesco, anche lui acciaccato fino a non molto tempo fa, si è trattato di una probante conferma, visto che le sue doti sono ben conosciute, così come per Lorenzo che ne ha raccolto l’eredità fin dalla precedente categoria Ragazzi. Il top del pomeriggio all’Helvia Recina però doveva ancora arrivare. Nella velocità prolungata, così possono essere definiti i 300 metri, Francesco Ranxha batteva l’accreditato atleta di casa Matteo Vitali e stabiliva uno splendido nuovo record sociale in 36″95. Anche in questa circostanza vento in faccia nel rettilineo finale. Da ricordare che fino ad allora il suo miglior risultato era di 39″32, ottenuto a Fermo lo scorso anno. Soddisfatti anche i velocisti delle categorie superiori, dagli Allievi Jacopo Coppari e Alessandro Giacometti che nei 200 metri si sono perfettamente equivalsi correndo in 24″43, agli Junior Berat Mehmedi (25″78) e Nicolò Spadini (26″57) che si sono prodotti in un valido test dopo un buon periodo di preparazione. In gara anche il loro Istruttore, l’intramontabile Max Poeta, a cortissimo di preparazione, eppure quanto mai dignitoso con un bel 24″52. C’era molta attesa per l’inossidabile e tenace Chiara Capezzone, impegnata in un 3000 subito affrontato con grande ritmo e decisione. Subito nettamente in testa fin dalle prime battute, il “treno con la treccia” passava al primo mille in 3’24″33 e proseguiva imperterrita verso un crono valutabile intorno ai 10’15-10’20. Ma, l’avevamo vista fasciarsi stretta la caviglia sinistra, pesantemente distorta il 9 agosto scorso e purtroppo il problema, in termini di dolore, si è ripresentato a tre giri dal termine. Chiara ha retto finché ha potuto, costretta però all’abbandono a 300 metri dal termine, situazione questa del tutto insolita per un’atleta incrollabile come lei. Nessun problema, l’importante sarà guarire bene in vista dei Campionati Italiani Master di metà ottobre in programma ad Arezzo.