CHIUSO UN TRICOLORE SE NE APRE UN ALTRO, QUELLO MASTER
5 Ottobre 2020IN VETRINA GLI ATLETI SENZA ETA’ NEL TRICOLORE MASTER DI AREZZO
8 Ottobre 2020Gli operai della Polytan se ne sono appena andati, lasciando l’evidenza di un lavoro molto ben eseguito, nonostante la difficoltà, tipica degli impianti della ditta tedesca, per quel che riguarda la stesura della “semina” finale, quella di colore grigio e blu sky. Questa “granella” colorata va sparsa esclusivamente a forza di braccia, come un contadino che semina a mano il terreno, da cui, appunto, il termine “semina” per questo ultimo materiale gommoso. Ad ogni modo il risultato finale è stato eccellente e non resta che attendere l’arrivo degli altri operai (soltanto due) che si occuperanno della tracciatura delle linee di corsia e di tutte le altre demarcazioni, cordoli compresi. Presumibilmente questo ultimo intervento potrebbe concretizzarsi entro la prossima settimana, ma di certo non avremo comunicazioni, visto che queste equipe sono quanto mai itineranti e chiudono un lavoro, si spostano e ne aprono un altro, senza particolare preavviso. I quattro operai rumeni che sono partiti oggi (Adrian, Florian, Ioan e Ionut) sono arrivati il 27 agosto, hanno preso possesso dei locali che gli abbiamo messo a disposizione, hanno scaricato i mezzi ed iniziato i lavori veri e propri il 31 agosto. Hanno vissuto all’interno dello stadio per cinque settimane, una delle quali di completa inattività a causa della pioggia. Quindi, quattro settimane e pista e pedane sono state completate e c’è da aggiungere che nelle ultime due gli operai sono scesi numericamente di un’unità. Florian infatti se n’è tornato in Romania per assistere la moglie che ha dato alla luce una graziosa bambina. Gli altri hanno continuato a lavorare a pieno regime, compreso il sabato, sopperendo all’assenza prolungata del loro compagno. C’è da dire che Florian, tornato in Italia, all’aeroporto di Fiumicino è stato invitato (soltanto “invitato verbalmente”) a farsi controllare ed osservare un periodo di quarantena. Si è rivolto a noi, con molta responsabilità, pur non avendo ricevuto nessuna disposizione-imposizione scritta. Ebbene, contattato il Sindaco Santarelli per sapere cosa fare per ottenere un tampone “rapido”, e, di conseguenza, la dott.sa Saracino per l’appuntamento, domenica mattina lo abbiamo accompagnato presso la sede della Protezione Civile per il prelievo di rito. Il risultato è stato comunicato questa mattina, ovviamente il tampone era negativo e tutti e quattro sono ripartiti, destinazione Pisa, dove provvederanno ad una manutenzione, per trasferirsi poi a Pistoia, per un lavoro simile al nostro. Questa è la storia dei nostri graditi ospiti, che lavorano lontano da casa ininterrottamente per nove mesi l’anno e riposano soltanto in dicembre, gennaio e febbraio. Con loro abbiamo instaurato un rapporto più che amichevole e non sono mancati scambi di gadget ed anche, in maniera molto contenuta, lo giuriamo, di birra, vino e grappa rumena, purtroppo però ad ogni ora del giorno! E’ stata un’esperienza quanto mai interessante, anche perché tante volte ci eravamo chiesti come si sarebbero svolti tecnicamente quei lavori. Dopo la pulizia della pista, avvenuta in marzo, il 31 agosto hanno iniziato a cospargere pista e pedane di impermeabilizzante, poi di adesivo liquido, successivamente di gomma ammortizzante (nera), ancora impermeabilizzante, di nuovo adesivo ed aggrappanti liquidi ed infine di granuli blu e grigi. L’effetto è decisamente suggestivo, le piogge continue hanno dimostrato che ovunque non c’è stata traccia di pozzanghere, quindi non resta che attendere le sensazioni che gli atleti proveranno durante i prossimi, imminenti allenamenti ed i risultati che verranno conseguiti in gara. L’impianto di Fabriano è da sempre conosciuto come uno dei più accoglienti, pista e pedane tra le più veloci e quindi vedremo se queste caratteristiche saranno mantenute anche con i prodotti della Polytan. In precedenza, con le stuoie prefabbricate della Mondo, i velocisti ed i saltatori sono riusciti ad ottenere risultati di assoluto rilievo, magari a discapito dei mezzofondisti, che avevano a che fare con un fondo decisamente troppo rigido che poi, con il passare degli anni, è diventato impraticabile per tutti. Le ultime due stagioni, come ben sappiamo, sono state costellate da infortuni anche gravi, oltre agli immancabili dolori alla schiena ed alle articolazioni. Ora, per la spiccata sensibilità di questa amministrazione comunale e per l’impegno economico ed organizzativo rilevantissimo che l’Atletica Fabriano sta sostenendo nella gestione dell’impianto, il sogno inseguito per tanti anni di avere pista e pedane nuove di zecca si è finalmente avverato. Dal prossimo anno saremo più che affaccendati nell’organizzazione di numerose manifestazioni agonistiche, così come nelle attese di amministrazione comunale, federazione, città e comprensorio. Un’ultima cosa…parlando di pozzanghere. Purtroppo l’area riservata al lancio del peso, in caso di pioggia, è quasi una palude e non si può certo rischiare di non poter svolgere una gara di quella disciplina in caso di maltempo. Sarebbe una disdetta ed uno stridore, con un impianto tutto intorno in grado di garantire il regolare svolgimento di tutto il resto. Anche questa mattina, con il terreno ancora inzuppato di acqua piovana, per far uscire i mezzi della Polytan c’è voluto l’ausilio di pale e breccino per chiudere in qualche modo i solchi profondi lasciati dalle ruote. Quindi, che fare? Sicuramente rimuovere lo strato superficiale in terra battuta, cospargere lo strato sottostante di ghiaia e riportare sabbia e nuova terra rossa, o comunque terriccio erboso. Si dovrà ovviamente mettere mano anche alle buche della sabbia, ridotte a mal partito dalla mancata copertura di questo ultimo mese. Una cosa alla volta e tutto sarà sistemato!